Il mondo secondo Piero

Piero e il Chihuahua

19 Luglio 2016

Ciao ragazzi!
Oggi grande giornata! Risveglio coccoloso, tempi di lavaggio ottimali (15 minuti Lei, 3 secondi io), colazione al volo (intendo, proprio al volo, cioè con lancio di cibo e presa al volo) e pronti!!!
Sole, temperatura perfetta. Scopriamo dove si va oggi…mmmh…aaaaah! Area cani! Entriamo. Io corro subito a salutare gli amichetti, Lei e Spino se la prendono comoda.
Ciao ciao amici, code, annusate, ciao ciao. Bella gente oggi, in area cani. Decidiamo di simulare una battuta di caccia al cinghiale. A fare il cinghiale inizio io, che sono un pò cinghiale inside.
Si sta per iniziare, ma….fermi tutti! Si è aperto il cancello dell’area cani!
Cambio di priorità: tutti a vedere chi è arrivato. Ci giriamo per correre verso l’entrata, ma siamo colti da paralisi collettiva: sulla soglia si staglia nitidamente un “cosino”.
Per chi non frequenta il nostro giro, “cosino” sta ad indicare una creatura aliena che si trova generalmente in braccio o nella borsa di signore eleganti (o che si sentono tali). Si tratta sicuramente di un animale, ma che, poverino, non deve essere dotato di arti e necessita di trasporto ad hoc; spesso stizzoso e poco incline all’accoglienza, se ti avvicini mostra una fila di dentini aguzzi e squittisce…o bramisce? Non ho mai imparato bene i versi degli animali……
Però, adesso ne vediamo uno senza borsa! Santo cielo gli arti li ha! Quattro, proprio come noi. E ha anche una coda. Si avvicina e noi sgraniamo gli occhi. Il border collie si accuccia, sguardo fisso,  collo allungato in avanti, bascula il bacino pronto a partire. Il “cosino” si avvicina ancora e spara una raffica di segnali calmanti. Segnali calmanti???? E come li conosce? Parla le lingue straniere….. Si avvicina ancora e …il cielo mi fulmini!
“Cosino” è un cane!!!
Fermo il border e mi avvicino io, guardingo. Gli giro intorno e lo annuso, ma i miei 30 kili e il pelo cotonato  e il piglio da spaccone non lo intimoriscono, anzi sorride a tutta coda. Si muove per annusarmi e io faccio un balzo indietro, lo squadro e caccio un’abbaiata intimidatoria; insomma, cercate di capire, non ho ancora inquadrato bene l’animaletto. “Can-cosino” , allora distoglie lo sguardo, fa uno sbadiglio e finge di annusare a terra.
Can-cosino è un cane veramente educato e molto competente a livello sociale; ci sa proprio fare. Mi avvicino e ci scambiamo i saluti di rito. Arrivano anche gli altri e can-cosino sparisce tra musi e code, per poi riemergere felice e pronto al gioco. Che bel carattere questo ragazzo! Scopriamo che si chiama Winston Churchill III, come un famosissimo statista.
Mi giro verso di Lei e la guardo intensamente con una domanda nello sguardo : “Com’è che il nano qui ha il nome di uno statista famoso e io il nome di uno sepolto in un campo di grano?” Ma Lei sorride  e a me non importa più di avere o non avere un nome importante … Con Lei finisce sempre così: mi sorride e tutto passa.
Torno da can-cosino Winston e dagli altri e ci divertiamo un mondo! Winston è simpaticissimo e non si fa spaventare da niente. Mi piace. E’ diverso dagli altri cosini che ci odiano e ci scacciano quando ci avviciniamo alle loro borsette. Sicuramente è anche merito della sua umana: lei lo ha cresciuto a contatto con ogni genere di cane, grande o piccolo, lo ha portato ovunque e in mezzo alle persone, ma sempre con le sue quattro zampe ben posizionate al suolo! Forse, se potessero uscire dalle borsette e vedere più cani, più gente, più mondo anche gli altri cosini sarebbero come Winston.
Cani. Felici.

 

Il pensiero di Piero
Oggi vorrei dire due parole alle signore che pensano sia terribilmente treeeendy portare un povero cane: in braccio, in borsetta, in passeggino (Signoredammilaforza!) e, ultima invenzione, in speciali tracolle di tessuto da abbinare al vestito che si indossa.
Ma dai!
Un cane non smette di essere tale solo perché è di dimensioni ridotte; la sua dignità non va mai calpestata.
Vi ricordo, care signore, che le dimensioni ridotte non significano necessariamente pavidità, debolezza e bisogno di protezione. Costringete cani come i Chihuahua o  gli Zwergpinscher  a vivere una vita da peluches, senza rendervi conto di quanto li stiate snaturando e del male che gli fate.
Le dimensioni ridotte non significano neppure: sei un accessorio moda, sei il mio bambino, ti annego nei vizi e nelle coccole, ti sposto qua e là come fossi un soprammobile e via discorrendo.
I cani hanno le zampe per: camminare, correre, saltare, nuotare, scavare, giocare, scivolare, stiracchiarsi, acciambellarsi, lanciarsi nelle pozzanghere…. E devono poter fare tutte queste cose  ed altre ancora.
Quando fate entrare un cane nella vostra vita, fategli condurre un’esistenza dignitosa; rispettatelo!
Cercate di soddisfare la vostra vanità lanciando mode alternative. Per esempio, riempitevi le mani di granaglie e lasciate che gli uccellini vengano a beccare il cibo dalle vostre manine.
Effetto Biancaneve garantito: vi sentirete le più belle del Reame!
Viva vida, amici!

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