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GOLDEN RETRIEVER
ASPETTO GENERALE: “cane armonico, attivo, potente, ben compatto nella sua andatura, di costituzione forte, con espressione decisamente di dolcezza”.
Ed è lì che ti frega. Anzi, a dire il vero, ti frega anche se non hai mai letto lo standard: perché vedere una cucciolata di Golden e innamorarsene perdutamente è un tutt’uno. Non solo sono l’immagine esatta che uno si forma nella mente quando pensa alla parola “cucciolo”; non solo hanno quegli occhioni parlanti e quelle codine in perenne movimento che trasmettono gioia allo stato puro; hanno pure il mantello da peluche della Trudi, che dopo la vista ti conquista per l’eternità anche il tatto.
Se poi leggi pure uno Standard che parla di cane “armonico, forte e dolce”…sei impanato e fritto. A quel punto te ne porti a casa uno, e scopri che…
CARATTERE ED ATTITUDINI: dire “docile, intelligente, disposto per natura al lavoro”, come scrive lo Standard, è un modo indecoroso di prendere in giro la gente. Il Golden non è soltanto “disposto” a lavorare: DEVE (e vuole) assolutamente farlo. Se non lo fai lavorare tu, provvede in proprio: e siccome il suo lavoro è il riporto, lui ti riporta l’inverosimile. La carta igienica (come nello spot, con gli stessi risultati), il rotolone di carta da cucina (idem), il figlio piccolo (che magari non aveva alcuna intenzione di essere riportato), il marito (e in questo caso sei tu che non volevi minimamente chete lo riportasse), la tua borsa (rassegnati: sarà sempre e solo ricoperta di bava canina,da oggi fino alla fine dei tempi) …eccetera, eccetera, molto eccetera. Caldamente consigliato l’acquisto di palline e mummie (i riportelli morbidi utilizzati per l’addestramento). In questo (e praticamente in nient’altro) il Golden assomiglia molto al Labrador ( e a tutti gli altri retriever). Solo che il Labrador ti riporta cose a casaccio nel suo modo caciarone e un po’ tamarro, e magari riesci pure a sgridarlo; mentre il Golden ti arriva con quell’aplomb e quell’aria da signore distinto che sì, d’accordo, ha preso in bocca il ferro da stiro acceso (per il manico) e sì, ok, te l’ha consegnato mollandotelo su un piede (dalla parte della piastra)… ma con una tale eleganza e guardandoti con quella faccia da “guarda che bravo che sono stato! Merito un premio, vero che lo merito?”… che tu non resisti alla tentazione di premiarlo davvero (e poi vai in ospedale a farti medicare il piede).
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Tratto da “Gli standard segreti delle razze canine” di Valeria Rossi , Edizioni ALTEA
Valeria Rossi, Savonese, era nel mondo della cinofilia da sempre, come allevatrice, addestratrice, rieducatrice.
La sua vasta cultura in campo cinofilo e la sua capacità di cogliere il lato comico di ogni situazione la rendono una scrittrice piacevolissima.
Ne “Gli standard segreti delle razze canine” ogni pagina è un piccolo capolavoro! La Rossi grazie alla sua grande esperienza cinofila, ci racconta le “insospettabili” verità su molte razze di cani, partendo dagli Standard ufficiali.
Un libro, questo, che vi insegnerà molte cose senza farvi mai smettere di ridere.