Browsing Tag

pizza

Il mondo secondo Piero Salute e benessere del cane

Piero e la pizza

8 Agosto 2017
Piero e la pizza

Gira la chiave nella toppa.

E’ Lei, lo so. Prima ho sentito il motore della sua auto, dopo la cadenza dei suoi passi, poi il suo odore. E prima di tutto questo, che ci crediate o no, ho sentito il suo pensiero che mi accarezzava e ho capito che stava per arrivare.

Eccomi! Sono davanti alla porta, pronto a baci, salti (che mi sono concessi solo con Lei), giravolte di pazza felicità, squittii ( Bhé? Quando sono felice mi vengono gli squittii! Allora??!). Eccomi, desideroso di sentire le sue mani che mi accarezzano e mi fanno i grattini dietro le orecchie mentre la sua voce gentile mi dice: “Ciao!” ma a me sembra che dica: “Amoremioinfinitotiadoroemiseimancatodamorireenontilasceròmaipiù” .

Finalmente la porta si apre e…… certo, è Lei, ma ha appesi alle mani circa 300 sacchetti della spesa che mi impediscono di avvicinarmi come vorrei. Lei mi dice: “Ciao” ma sembra che dica “Ciaocane chenedicidilevartidaipiedicosìscaricoquestarobachepesaunacifra?”.

Mi sposto un filino offeso e la guardo come uno che sta partendo per una missione senza ritorno. Lei alza gli occhi al cielo, scarica i sacchetti e mi dice: “Vieni qua, ciccio!”

Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Quando mi chiama “ciccio” significa che è colpita e affondata! Mi coccolerà tantissimo, yuppiiiii!

Finito lo scambio di svenevolezze, mi chiedo il perché di una spesa così corposa  e la risposta arriva da sola: ospiti! Mi avvicino ai sacchetti e ci affondo il muso per capire cosa è stato acquistato. Meraviglia! Ci sono i coni gelato! Questo può voler dire solo una cosa: bambini! Bambini uguale pioggia di cibo proibito per meeeeee! Che splendida giornata è diventata questa.

Arriva la sera e arrivano gli ospiti. Io saluto tutti con guaiti e danza del ventre, felice di avere gente a casa; mi piacciono le persone e mi piace l’atmosfera di gioia che si crea quando arrivano tanti amici. Li saluto uno ad uno e…no! Non posso credere di avere tutto ‘sto culo, pardon, ‘sta fortuna! C’è la piccola Camilla! Camilla mangia solo e unicamente pizza. O meglio, finge di mangiarla e invece la da a me! Piccola, adorata, stupenda e meravigliosa Camilluccia. Mi vengono subito gli occhi a cuore e la salivazione del cane di Pavlov.

Accetto con pazienza le lungaggini dell’aperitivo e poi, finalmente, tutti a tavola. Io mi metto vicino al tavolo dei bambini: se dovesse arrivare qualche malintenzionato, ci penso io a difendere loro e il loro cibo! Come un paladino della giustizia, mi siedo impettito accanto a Camilluccia, così se le cade qualcosa, che so, un pezzo di pizza, glielo posso restituire… magari non tutto … Che cane premuroso.

Mannaggia,  Lei ha già capito le mie intenzioni e mi guarda con gli occhi socchiusi, carichi di minaccia; eccola che viene al tavolo e dice ai bambini: “Mi raccomando, non date niente a Piero, altrimenti poi sta male. Vi lascio qua dei bocconcini che può mangiare. Usate solo questi, eh?”

Ahahahahahah! Ingenua! Io mangerò quelli e anche tutto il resto! Ahahahahahah!

Camilla mi guarda e io mi avvicino scodinzolante. Ride e mi allunga un … una carota! Via bambina, non scherziamo. La bimba ride ancora più forte e mi dà un pezzettino di pizza. Gnam! Poi si perde in chiacchiere, allora le do una leccatina gentile sul braccio per ricordarle che io sono la sua priorità. Camilla si diverte un mondo e allunga un boccone di pizza. Brava! Colpetto con il naso, pizza. Bacetto sull’orecchio, pizza. Do la zampa, pizza. Inclino la testa pizza. Alla fine, ‘sta pizza me la sono mangiata quasi tutta, escluse le croste che, ovviamente, ho preso in bocca, sbavazzato e poi sputato sul tappeto, così poi le pesteranno e  si incolleranno per bene.

Ehi, bambina, già che ci sei allungami anche i biscottini che Lei ha messo sul tavolo, sì, brava quelli che sto indicando con i colpetti del naso. Gnam.

Satollo e felice  me ne vado a dormire.

E’ notte fonda e sogno una pizza zannuta che mi insegue. Mi fa male la pancia e, ogni tanto, mi sveglio perché sento dei rumori proprio vicino al mio fondoschiena . Peetz! Cielo! Cosa sarà? Mi inquietano questi rumori. Annuso l’aria e la stanza è satura di gas mortale: certo che potreste aprire un po’ le finestre che c’è una puzza qui! Peeetz! Ancora….

Mi alzo e bevo. Mi accuccio e tento di dormire. Nella pancia ho una festa di criceti . Mi alzo, cammino. Mi sdraio. Mi alzo.

Lei , che è collegata a me da un filo invisibile, pur nel sonno percepisce la mia inquietudine e si sveglia. Cioè, mi piacerebbe fosse così, in realtà con tutto il mio andirivieni ho fatto un tale casino che credo di aver svegliato anche i Lapponi.

Io la guardo imbambolato e inizio a respirare affannosamente come una partoriente. E sbavo, mamma quanto sbavo.

Mi aspetto amore e comprensione, ma Lei mi guarda con occhi assassini e mi dice:”Hai mangiato la pizza, veeeeero?”

Vero.

“Sai che non devi mangiarla, veeeeero?”

Vero.

“Sai che se mangi schifezze poi stai male, veeeeero?”

Vero. Adesso che abbiamo scoperto di essere d’accordo su tutto che ne dici di portarmi fuori?

Lei si veste dicendo parole poco adatte a una signora.

Oddioooo i criceti nella pancia hanno iniziato a cantare “Brigitte Bardot, Bardot – Brigitte beijou, beijou”  facendo il trenino…. sono alla fine!

Usciamo precipitosamente e dopo qualche passo Lei mi guarda e mi dice: “Mbhé?”

Mbhè cosa, scusa?

“La fai o no?”

Lo sai che io riesco a farla solo sui praticelli con l’erbetta corta corta e fitta fitta.

Posso stare male malissimo, ma sul marciapiedi non la farò mai! Solo sui praticelli … io ho le mie regole!

Lei pronuncia parole che non si trovano sul vocabolario e si avvia verso il parchetto. Arrivati annuso un po’ e finalmente libero i “criceti”! Mi sento un altro.

Lei spera sia tutto a posto, poi mi vede fare la tipica corsetta saltellata del cane che ha fretta di trovare un posticino per scaricarsi e, rassegnata, inizia ad aprire il secondo sacchettino di raccolta.

…………………………………………………………………………..

Dieci corsette saltellate dopo, ho davvero terminato. Lei  ha finito la scorta di sacchettini di un intero mese e, credo, anche la capacità di rimanere ancora sveglia.

Torniamo a casa. Sono le 3.00 e tutto va bene.

Mi acciambello sulla cuccia e sorrido, in pace con il mondo.  Poi vedo Lei che mi guarda con una strana luce negli occhi e nella mia mente si apre una finestra sul futuro: pranzo e cena a base di zuppa di carote e colazione e merenda a base di fermenti lattici …

Noooooooooooooooo!

 

IL PENSIERO DI PIERO

Amici! Dura la vita. Un povero cane non può mangiare in santa pace qualche schifezza senza pagarla cara. Io davvero non so come voi umani riusciate a digerire i vostri piatti succulenti senza patire le pene dell’inferno. Forse, noi cani non digeriamo i vostri cibi perché la natura ci ha fatto diversi da voi: la nostra saliva con contiene enzimi digestivi ed il nostro stomaco è più grande del vostro e secerne succhi gastrici molto più potenti , così che possiamo digerire cartilagini e ossi. Anche il nostro intestino è diverso, più corto come quello di tutti i carnivori. Insomma, pasta, lasagne, prosciutti vari, carni piene di intingoli, dolci e molto altro ancora per noi sono tossici! Non stupitevi se, nutrendoci così, ci viene una dissenteria molto forte o addirittura una diarrea emorragica.

La convivenza con l’uomo ci ha resi onnivori, ma la carne deve essere sempre l’ingrediente principale della nostra dieta.

Potrete scegliere di  farci mangiare cibi freschi, seguendo una dieta casalinga classica, o la dieta Barf o quella Paleo  che rispettano la nostra natura, ma non potrete rifilarci gli avanzi della vostra tavola! Anche solo l’assaggio di un cibo non idoneo può alterare la permeabilità intestinale per molto tempo.

Oppure, potrete darci cibi industriali, già pronti, ma stando ben attenti alla loro composizione: evitate quelli pieni di cereali e di farine animali o sottoprodotti della carne. Se scegliete le crocchette, preferite quelle che hanno la carne come primo ingrediente, meglio ancora se hanno la dicitura “carni fresche all’origine”. Naturalmente qualità alta, prezzo un po’ più elevato, ma anche salute del cane meglio tutelata! Non è poco, eh!

Soprattutto, se usate cibo industriale, non fatevi assalire dai sensi di colpa che poi vi portano ad “allungare” all’amato cagnolino cibi saporiti, dicendo: “Poveriiiiino, mangia le crocchette, allora gli devo dare qualcosa di buono ogni tanto!”. Allora, o pensate che le crocchette vadano bene, o fate un piccolo sforzo e passate alla dieta casalinga; non potete pasticciare perché i continui cambi ci fanno male!

Io sono un cane fortunato perché Lei si preoccupa di farmi mangiare bene e ha il tempo di cucinare per me; in realtà, mentre cucina per sé, prepara anche per me…non è che la preparazione del mio cibo le costi un dispendio di energie e di tempo spaventosi!

Se desiderate qualche informazione in più, andate a dare un’occhiata al sito: www.tipresentoicroccantini.com, troverete notizie molto interessanti relative ai cibi adatti al cane.

Potete anche leggere “ Manuale di alimentazione naturale per il tuo cane” di Katya Cervio e Giovanni Lorenzi, Ed. Gribaudo. Lei dice che è un libro ricco di informazioni, di interviste ad esperti di nutrizione, di ricette deliziose e di spunti di riflessione.

Che dirvi ancora? W la pizzaaaaaaaaa!!!

No, eh?

Allora, viva vida, amici!