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Salute e benessere del cane Vita insieme

I segreti per pulire i denti al cane

19 Maggio 2020
pulire i denti al cane

Pulire i denti al cane: non ti è mai venuto in mente!

Allora, immagina: è mattina; il tuo adorato cane viene a svegliarti, in un turbine di gioia, riempiendoti la faccia di leccatine amorose: il risveglio ideale, se non fosse che dalla sua boccuccia esce un alito degno di un mangiatore di carogne. Lui ti guarda con occhi pieni d’amore, ma tu hai un unico pensiero: la fuga!

Perché l’alito del tuo amico a quattro zampe puzza così tanto?

Probabilmente si tratta di un problema nato dall’aver trascurato la sua igiene orale, ma non sentirti solo, perché sembra che questo sia uno degli aspetti meno considerati nella cura dei pets. Negli ultimi anni l’attenzione verso il benessere psicofisico dei cani è notevolmente cresciuta, ma, nonostante quasi l’80% dei cani soffra di problemi dentali, la pulizia dei loro denti viene praticata da pochissimi proprietari.

Vediamo insieme:

  • cosa sono placca e tartaro
  • come procedere per pulire i denti al cane
  • cos’è la detartrasi
  • cosa usare per la pulizia dei denti con cani che odiano lo spazzolino

I cani sono fondamentalmente carnivori e come tali hanno una bocca attrezzata per mangiare prede, fornita di ben 42 denti (contro i nostri 32 ): gli incisivi per tagliare, i canini per strappare bocconi e premolari e molari per triturare ossi. La domesticazione, ma soprattutto il drastico cambiamento avvenuto nel nostro modo di alimentarci, ha portato i nostri cani a consumare cibi sempre più lontani da quelli che reperirebbero in natura.

 La dentatura, quindi, che una volta si manteneva più pulita grazie all’azione meccanica del cibo contro i denti, adesso, con le pappe, gli umidi, le crocchette inumidite per renderle più digeribili, sviluppa più facilmente placca e tartaro.

Cosa sono placca e tartaro?

La placca dentale è una pellicola che si attacca ai denti ed è formata da saliva, batteri, residui di cibo; purtroppo, non essendo visibile, non ci si rende conto della sua presenza finché il nostro amico a quattro zampe non inizia ad avere un alito che ci fa venir voglia di stargli a 10 metri di distanza. Se non viene rimossa attraverso lo spazzolamento, la placca continua ad arricchirsi di batteri che si insinuano anche sotto gengiva (batteri anaerobi, che vivono in assenza di ossigeno), infettandola sempre più in profondità, fino a provocare infiammazioni crescenti che possono sfociare prima in gengiviti e, poi, se non curate, nella parodontite: nei casi più gravi, questa infiammazione porta alla perdita dei denti e del tessuto osseo della mandibola.

Il tartaro, invece, altro non è che la placca dentale che, col passare del tempo, si è mineralizzata. Il tartaro è visibile sui denti e si presenta come uno strato duro, dalla superficie ruvida e dal colore giallo marrone, a volte verdastro. La presenza del tartaro rende molto più veloce la formazione di nuova placca batterica, che a sua volta si mineralizzerà creando altro tartaro. Quando iniziamo a notare la presenza di tartaro, nella bocca del cane o del gatto, dobbiamo intervenire prontamente prima che la situazione degeneri: l’infiammazione delle gengive, infatti, oltre che pericolosa è anche molto dolorosa e può spingere il cane a rifiutare cibi duri o addirittura a non mangiare. Inoltre, una cattiva igiene orale può arrivare a causare infezioni cardiache! Studi recenti, infatti, mettono in relazione l’endocardite infettiva nei cani con la presenza di malattie parodontali.

Vedete bene quali e quanti problemi si generano a causa di una cattiva igiene orale: una salute buona e duratura passa anche dalla pulizia dei denti!

Quando i cani hanno problemi a denti e gengive, mostrano uno o più di questi sintomi:

° alito cattivo

° intensa salivazione

° scarso appetito o rifiuto del cibo

° irritabilità

° sanguinamenti o arrossamenti gengivali

° prostrazione

Quindi, la prima cosa da fare, quando notate alito cattivo, tartaro, o uno dei sintomi sopra indicati è andare dal vostro veterinario perché possa valutare l’entità del problema e darvi poi i consigli per procedere correttamente. Non limitatevi ad arrangiarvi comprando rimedi a casaccio, soprattutto se avete cani anziani o con particolari patologie perché molti prodotti contengono sostanze che potrebbero creare problemi ad animali non in perfetta salute.

Addirittura, i problemi alla bocca potrebbero essere causati da un tumore, che preso in fase iniziale verrebbe curato con successo, ecco perché una visita è sempre importante!

Come pulire i denti al cane

Una volta che ci è stato dato l’ok dal veterinario per procedere con la pulizia dei denti, bisognerà inserirla nella routine quotidiana… e tanti auguri a chi ha un cane che non collabora ed è particolarmente combattivo!

Se non avete abituato il vostro pet fin da cucciolo o fin dal suo ingresso in casa vostra ad essere manipolato, probabilmente non sarà facile, per voi, convincerlo a farsi lavare i denti.

In questo caso, le parole chiave sono: pazienza e gradualità!

La pazienza merita il primo posto perché è davvero importante non arrabbiarsi mai qualora il nostro cane rifiutasse di farsi pulire il cavo orale; d’altra parte la loro mamma non lo faceva e non tutti gli animali gradiscono farsi toccare una parte tanto importante del corpo che serve loro per nutrirsi, per esplorare, per giocare e per difendersi.

Costringere il cane a subire il lavaggio dei denti con la forza perché voi non avete la pazienza necessaria per aiutarlo ad accettare questa procedura poco per volta è davvero ingiusto e, alla lunga, si rivelerà controproducente: il vostro cane imparerà a capire esattamente quando state per prendere l’odiato spazzolino e se la filerà senza che riusciate più ad acchiapparlo, oppure cercherà di masticarsi per bene lo spazzolino in modo da renderlo inservibile!

Ecco, dunque, che ci aiuterà procedere in modo graduale, quindi, in prima battuta, procuratevi una garza sterile e un dentifricio al sapore di carne. Avvolgete la garzina intorno al dito e passatela delicatamente su alcuni denti, partendo preferibilmente dai molari, poi fermatevi. Fate molti complimenti al vostro cane e prendete il dentifricio, mettetene una piccola quantità sulla garza, fateglielo annusare e procedete al lavaggio di altri denti. Se l’animale gradisce, proseguite, se, invece, mostra segni di forte nervosismo, interrompete. Lodatelo per la sua pazienza e giocate con lui: lavare i denti, forse, non è bellissimo, ma poi si gioca e ci si diverte insieme: questo farà dimenticare i fastidi sopportati. Con i cani di piccola taglia, si può sostituire la garzina con un cotton fioc.

Quando il cane sarà abituato a farsi toccare bocca e denti, potrete introdurre l’utilizzo dello spazzolino da denti unitamente al dentifricio. Esistono spazzolini in gomma, che si infilano su un dito, ma sono piuttosto duri e poco graditi. Preferite, piuttosto, uno spazzolino tradizionale, con setole medio morbide per non graffiare le gengive. Anche per lo spazzolamento, partite di preferenza dai molari perché create meno fastidio e procedete poi verso la parte anteriore della bocca.

Per quanto riguarda il dentifricio, c’è solo l’imbarazzo della scelta, ad esempio, la pasta dentifricia BEAPHAR, consigliata soprattutto per i cani anziani o STOMODINE GEL o RESTOMYL L’importante è che usiate dentifricio specifico per cani e non quello destinato ad uso umano che contiene fluoro, dannoso per il cane. Tra l’altro, vi ricordo che i denti del cane e del gatto non sono soggetti a carie!

Qualora notaste qualche leggero arrossamento gengivale causato da uno spazzolamento troppo energico, potreste effettuare dei massaggi con un gel d’aloe vera, che possiede note proprietà sfiammanti, lenitive e cicatrizzanti.

 La pulizia dei denti aiuta a salvaguardare la salute della bocca dei cani, ma non scongiura l’intervento del veterinario che, periodicamente, dovrà forse effettuare una pulizia più profonda: la detartrasi. L’intervento del veterinario può essere necessario soprattutto per cani non più giovanissimi, per cani di piccola taglia e per cani brachicefali: tutti soggetti particolarmente portati a sviluppare tartaro; comunque, più che l’appartenenza ad una certa tipologia di cane, conta la predisposizione individuale di ogni soggetto.

Cos’è la detartrasi?

L’unico modo per rimuovere in modo completo il tartaro è la detartrasi, un procedimento che può essere effettuato solo dal veterinario mettendo il cane sotto anestesia generale. L’anestesia è necessaria perché nemmeno il cane più collaborativo (non parliamo dei gatti!) sopporterebbe senza reagire! Solitamente il cane viene sedato e poi si inizia la pulizia dei denti con un ablatore ad ultrasuoni: devono essere pulite tutte le facce dei denti, ma, soprattutto, va accuratamente pulito tutto lo spazio sottogengivale: solo fatto questo si può davvero dire che il cane ha i denti puliti! A volte, però, quando l’intervento del veterinario è stato richiesto troppo tardi, può presentarsi la necessità di procedere all’estrazione di denti che ormai sono tenuti in sede solo dall’abnorme quantità di tartaro che li ricopre e che nasconde una dolorosa infezione parodontale. Il nostro amico si risveglierà con un dentino in meno, ma senza più dolori!

Il costo dell’intervento si aggira intorno ai 100/130 Euro, compresa l’anestesia, ma ogni studio veterinario è a sé, quindi informatevi sempre preventivamente.

La detartrasi, come per gli umani così anche per cani, dovrebbe essere un appuntamento fisso, che diventerà meno frequente maggiori saranno gli accorgimenti che useremo per tenere puliti i denti dei nostri amici a quattro zampe.

Cosa uso se il mio cane non tollera che gli spazzoli i denti?

 

Fermo restando che lo spazzolino è l’unico davvero efficace, per la pulizia dei denti del cane esistono anche altri strumenti che possono essere così utilizzati:

  • come unico mezzo di pulizia, nei casi di cani “difficili”, che non si lasciano lavare i denti
  • come affiancamento alla normale igiene orale

Innanzitutto dobbiamo tenere d’occhio la dieta, evitando cibi zuccherati o molto grassi, assolutamente inadatti ai cani e aiutandoli fin da cuccioli a consumare anche cibi che richiedono una lunga masticazione: ad esempio, ossi cartilaginosi (che non si scheggiano), oppure carote intere per i cani se volete usare prodotti freschi. Altrimenti, vi consiglio snack della linea Lupovet (aihmè, acquistabili solo online) che sono naturali e di ottima qualità!

Cominciano a circolare snack di qualità anche nei negozi: sono forse più costosi dei tradizionali ossi in pelle di bufalo, ma garantiscono che i nostri cani non ingeriscano schifezze, quando li mangiano! Una raccomandazione: se decidete di inserire ossi o altro, fatelo iniziando con piccole quantità così che il cane impari a mangiarli masticando bene e non si senta male per aver ingerito grandi quantità di un nuovo alimento.

Esistono, inoltre, in commercio strisce masticabili con enzimi pulenti, paste enzimatiche che sciolgono la placca o stick da masticare a lungo in fibra di mais o altro materiale che sfregando contro i denti ne aiutano la pulizia.

Un altro buon ausilio si ha dai giochi masticabili; recentemente ne è stato immesso sul mercato uno piuttosto interessante: si tratta di un bastoncino in gomma dentellato che permette al cane di pulirsi i denti da solo, semplicemente masticando e divertendosi (Jresboen Dog toothbrush)

Per i cani che amano masticare legnetti, invece, consiglio i bastoni da masticare “CHEWIES, in legno di caffè che si sbriciolano, ma non si scheggiano! Ce ne sono di tutte le misure, per bocche piccine e giganti.

Un altro legno che ho notato piacere molto ai cani è BRUCBOOL, distribuito da MaoriPet. A differenza del precedente, non è un bastone ma un blocco di legno, ricavato dalla radice di erica; anche questo è reperibile in diverse misure.

Ricordate che, quando presentiamo un nuovo snack al nostro amico zannuto, non sempre verrà accolto con gioia! Non offendetevi e non ditegli: “Piccolo ingrato, con quello che mi è costato!”, ma siate anche qui una guida e insegnategli a conoscere la novità. Incuriositelo, stimolatelo a toccare e a prendere in bocca il legnetto o lo snack e, se ne avete la possibilità, fategli vedere un cane amico che usa questi oggetti volentieri: il vostro cane lo emulerà certamente!

A questo punto non mi resta che augurarvi di trovare la “formula giusta” per avere denti brillanti e cani felici!