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Salute e benessere del cane Vita insieme

Inizia l’anno col botto!

31 Dicembre 2017
cani e botti

Inizia l’anno col botto!

Ma anche no, grazie!

Alfredo Cattabiani, studioso di simboli e tradizioni, spiegava che a Capodanno fuochi e petardi non si accendono solo per salutare il nuovo anno: “i botti, assieme al disfarsi di mobili e stoviglie vecchie, hanno il significato di espulsione del vecchio anno con le sue negatività.” Si tratta di riti antichi, diffusi un po’ in tutto il mondo, che hanno questo significato di esorcismo contro demoni e spiriti maligni. Dunque, per tradizione, si sparava per far fuggire le streghe, per scacciare i demoni vaganti, per allontanare il maligno.

Ecco, va bene che le tradizioni sono dure a morire (e anche le superstizioni), ma siamo quasi nel 2018!

SE NON SIETE PICCOLE MENTI SOGGIOGATE DAL TERRORE DI DEMONI E STREGHE, POTRESTE TROVARE UN’ALTERNATIVA SENSATA A TUTTO IL CAOS CHE CREATE A CAPODANNO?

Volete chiudere con l’anno vecchio e iniziare bene quello nuovo? Compratevi il libro “Il magico potere del riordino” di Marie Kondo e vedrete che partirete alla grande.

Volete comunque, per precauzione, scacciare eventuali demoni? Spazzate la soglia di casa, spargetevi del sale, appendete cornetti e peperoncini e non dimenticate l’aglio contro i vampiri (non si sa mai)

Volete illuminare il cielo? Ci sono le bellissime lanterne volanti, magiche, biodegradabili e sicure.

Volete stupire i vostri bambini? Organizzate un Capodanno anche a misura loro, con giochi e tanta allegria: questo li stupirà tantissimo, rispetto alle solite feste “da grandi”.

Ma che lo scrivo a fà?

Tanto i convintissimi dei fuochi d’artificio e i “raudo-dipendenti”, imperverseranno anche quest’anno e i poveri padroni di infelici cani sensibili si ritroveranno con lo stesso problema: che fare?

Per il viaggio in Antartide o per i processi di desensibilizzazione siete in ritardo, quindi vediamo altre soluzioni:

    • NON LASCIATE I CANI FUORI CASA! Non importa se avete delle regole ferree sul fatto di non far entrare il cane in casa: superatevi e fate una strappo alla regola perché i rischi di fuga sono altissimi!
    • Quando li portate a spasso, non sganciate MAI il guinzaglio, nemmeno nelle aree cani. Non importa se mancano ore allo scoccare della mezzanotte perché, purtroppo, i ragazzini iniziano con largo anticipo a far scoppiare raudi e petardi
    • Uscite con il vostro cane a metà pomeriggio per fare una lunga passeggiata gratificante o dedicategli una corposa sessione di gioco e spostate l’uscita successiva al termine degli scoppi
    • Per attutire il rumore dei botti che proviene dall’esterno: chiudete finestre, abbassate le tapparelle, accendete radio o televisione e tenete il volume alto
    • Allestite una “Tana”. Avete fatto caso a come molti cani spaventati cerchino dei posti protetti e bui per rifugiarsi? Ci sono tanti modi per creare una tana. A Piero, metto la cuccia sotto un tavolo, poi sopra il tavolo metto un telo che scende fino a terra, sui quattro lati. Il caro vecchio Spino, invece, si rifugiava nell’armadio dei cappotti e solo lì smetteva di tremare. Una cana amica di Piero si mette sul divano, sotto una coperta e lascia fuori solo il tartufo.
    • Cercate di sdrammatizzare; il cane sente tutto quello che sentite voi e la vostra ansia o la rabbia che provate verso i “dinamitardi” non lo aiutano certo. Mantenete la calma: il leader non perde MAI il controllo! State vicini ai vostri cani con parole gentile e poche carezze: se esagerate nel volerli confortare, rischiate di preoccuparli di più.
    • PROIBITO dare al cane qualsiasi farmaco che non sia stato consigliato dal vostro veterinario! Potrebbero esserci conseguenze gravi.
    • Mettetegli una THUNDERSHIRT. Questa è una pettorina che esercita una pressione dolce e costante sul corpo del cane e in particolare sul torace, generando un effetto calmante sul suo sistema nervoso.
    • Leggetegli un libro! Perché no? Se siete lettori, anziché leggere in silenzio, leggete il vostro libro a voce alta. Il vostro cane non capirà la trama, ma sarà confortato dalla vostra voce
    • Provate a prendere il diffusore o il collare ADAPTIL (previa telefonatina al vostro veterinario). Adaptil rilascia “feromomi appaganti” che tranquillizzano il cane e lo aiutano a controllare la paura.

Mi auguro che questi piccoli consigli vi possano aiutare, in attesa che come a Monza, Sondrio, Cremona, anche a Brescia venga emessa una civilissima ordinanza “anti botti”.

Piccola biblioteca cinofila

“A tu per tu con il cane”

22 Aprile 2016
trumler

“………….
Si parla molto di sottomissione, di gesti servili e simili, ma per definire quello che un cane socializzato nel modo giusto ci dimostra, l’espressione più esatta è attestazione di attaccamento.
Nelle mie famiglie di cani ho modo di osservare bene come i cuccioli dimostrano il proprio attaccamento al genitore che li educa: un cucciolo che è stato punito non striscia sul ventre di fronte al padre, come si vede spesso fare dai cani che vengono sgridati. A testa alta, si dirige verso il genitore e gli esprime il suo stato d’animo attraverso i noti schemi comportamentali infantili: dare colpetti con il muso sull’angolo della bocca, porgere la zampina, accennare gesti da questuante o di propiziazione. Tali gesti esprimono rispetto per l’autorità, i cui provvedimenti disciplinari sono saggi, giusti e adeguati, e alla quale, quindi, si sottostà volentieri.
Soltanto se il nostro cane reagisce in questo modo ad una giusta punizione, possiamo considerarci un buon padrone per lui. Un cane non deve assoggettarsi per paura, ma deve riconoscere l’autorità in modo aperto e libero. Sta a noi stimolare nell’animale la sicurezza e la fiducia in se stesso, sia nel gioco sia nella disciplina, non pretendendo dal cucciolo più di quanto sia in grado di comprendere alla sua età.
…………………………………”

Tratto da “A tu per tu con il cane” di Eberhard Trumler , Edizioni Orme

 

Eberhard Trumler (Vienna 1923-1991), allievo di Konrad Lorenz viene considerato uno degli scienziati più esperti sul mondo dei cani. La sua vastissima conoscenza relativa al mondo del cane è frutto di una vita trascorsa ad osservare questo splendido animale. Per circa 30 anni è vissuto con 60 cani, che affettuosamente chiamava “il mio popolo”, studiandoli e raccogliendo una grandissima quantità di informazioni, che costituiscono le fondamenta dell’etologia canina. Purtroppo, in lingua italiana troviamo soltanto il libro sopra citato. “A tu per tu con il cane” è un libro scritto con uno stile semplice e diretto, in grado di conquistare sia i neofiti che i cinofili più esperti. Il cane secondo Trumler va guardato in tutta la sua complessità e bellezza. Dopo la lettura di queste pagine vedremo il cane non più solo come un animale che ubbidisce agli ordini e dipende dal suo proprietario, ma come una creatura piena di fascino, da scoprire giorno per giorno attraverso la costruzione di un rapporto profondo. Un libro da leggere e da leggere ancora.